Quest’anno il Gundam verrà lanciato nello SPAZIO e si muoverà sulla Terra davanti ai nostri occhi in tutta l’imponenza che gli regalano i 18 metri di altezza, vedremo tante cose grandiose.
Sono passati più di 40 anni ormai da quando il popolo giapponese ha visto comparire per la prima volta sugli schermi delle proprie TV la storica scritta “Kidō senshi Gandamu” mentre in sottofondo i versi che recitavano in giapponese “BRUCIA GUNDAM!” cariacando di adrenalina gli spettatori che con le scintille negli occhi sognavano di pilotare il Mobile Suit Bianco chiamato Gundam.
Sogni premonitori
Lo scorso dicembre Sunrise ha lanciato il cortometraggio speciale “G40 Project” per l’anniversario, che in questo contesto assume una valenza molto particolare.
In questo momento di festa per il 40th Anniversary – che continua quest’anno con il festeggiamento dei 40 anni di gunpla e 40 anni di Gundam in occidente- viene naturale fare il bilancio dell’avventura e accompagnare il momento con RIFLESSIONI PROFONDE:
Viviamo in un’ epoca in cui la tecnologia permette agli uomini di realizzare sogni, oltre che ad essere impiegata solo per risolvere problemi legati alle necessità pratiche che abbiamo.
Il sogno del Gundam in realtà non è mai stato “irraggiungibile” in quanto
il robottone bianco è nato REALE.
Quando nel 1979 Yoshiyuki Tomino partorisce il Gundam, crea “nient’altro” che una macchina da guerra dalla forma umanoide in grado di spostarsi e combattere sulla terra quanto nello spazio. Tuttavia non può farlo senza un pilota che salga a bordo per controllarne i comandi.
Non ci sono magie ad animare i Mobile Suit che riempiono le scene, non ci sono persone che si trasformano in robot né macchine con facoltà di pensiero che rendono difficile distinguere il rombo dei motori dai battiti di un cuore umano.
Stiamo entrando nell’era U.C. ?
Questa è stata la chiave del successo. Il fatto che i Mobil Suit fossero delle “semplici” macchine, fa del Gundam un DESIDERIO più che un sogno irraggiungibile.
Un po’ come guidare l’ultimo modello di automobile visto in pubblicità oppure immaginare di pilotare un aereo da combattimento.
Inoltre,
Nel mondo reale le risorse naturali si stanno esaurendo. La scienza lancia nello spazio razzi e sonde in cerca di forme di vita o qualcosa di cui l’umanità possa beneficiare. Ciò che viviamo fa sentire a noi vicino e verosimile un futuro come quello disegnato da Tomino e la Sunrise. Un futuro in cui la popolazione necessita di dividersi tra Terra e Colonie spaziali per sopravvivere.
Inoltre l’ingegneria robotica ad oggi ha compiuto passi da gigante ed è in continua evoluzione. Si studiano e progettano auto in grado di guidare da sole, assistenti di metallo che possano facilitare la vita domestica di anziani o che possano aiutare e velocizzare il lavoro svolto per adesso dalle braccia umane.
E se al giorno d’oggi è possibile lanciare navette spaziali oltre l’atmosfera terrestre e veder crescere e migliorare la produzione di robot, non è difficile immaginare dei
Mobile suit impiegati sui campi di battaglia al posto di carri armati o seguire dei combattimenti all’ultimo raggio laser oltre le volte celesti.
Quindi parte la sfida. La Gundam Global Challenge, per alzare il Gundam in scala reale in grado di muoversi che vedremo a Yokohama dal 1 Ottobre 2020 .
Non sarà ancora possibile salirci a bordo per pilotarlo, ma ci riempie di speranze. Forse vedremo un giorno in cui ci si addestrerà per controllare un vero Mobil Suit.
Vola Gundam! Nello spazio per davvero a Tokyo 2020!
Intanto quest’anno il Gundam verrà lanciato nello spazio per davvero.
Il Quarantesimo anniversario di Mobil Suit Gundam sta spingendo qualsiasi aspettativa ad un livello superiore.
Ingegno e tecnologia si uniscono alla potenza incomparabile sprigionata dal desiderio di veder realizzata una visione grandiosa.
FINO A CHE PUNTO È POSSIBILE inseguire l’obiettivo di rendere reale una macchina nata in un universo 2D? Dove le leggi fisiche e i limiti tecnologici possono essere contrastate con un po’ di sana fantasia.
La risposta assoluta a questa domanda non può esistere quando il progresso in certi campi continua a correre andando sempre oltre le mete raggiunte.
Possiamo solo sapere fino a che punto siamo arrivati e che obiettivi possiamo raggiungere in questo momento storico.
I Mobile Suit che voleranno nello spazio
Ed oggi, mentre al cantiere presso il molo Yamashita di Yokohama proseguono i lavori per mettere in piedi il Gundam di 18 metri, sappiamo che, anche senza pilotarlo, è possibile mandare un Mobile Suit nello spazio.
A questo punto perchè non mandarne DUE?
Magari quelli più rappresentativi: l’ RX-78-2 e lo storico Zaku rosso.
Amuro Rey e Char Aznable, eterni rivali
che oltrepasseranno i cieli regalandoci uno spettacolo unico che sarà possibile seguire nelle nostre vite reali.
VI DOMANDATE COME SIA POSSIBILE lanciare due Mobil Suit nello spazio quando “il massimo” che si riesce a fare per ora è far muovere una statua di 18 metri?
– la domanda è legittima, anche se posta così fa sembrare roba da poco l’impresa di Yokohama XD –
Ma è “semplice”!!
Due modellini in scala che riproducono l’RX-78-2 Gundam e l’MS-06S Char’s Zaku II, sono stati costruiti con procedure particolari, MATERIALI particolari e sottoposti a test per assicurarsi che possano reggere alla spedizione nello spazio.
Completati i test, i due modellini verranno lanciati in orbita attorno al pianeta all’interno del “G SATELLITE” ad APRILE 2020
per un PROGRAMMA SPECIALE.
TOKYO 2020 x G-SATELLITE
Quest’anno Tokyo è in fermento perchè ospiterà LE OLIMPIADI. Un evento di tale portata non può non coinvolgere uno dei fenomeni più maestosi del Giappone. Gundam oltre ad essere ormai un pezzo di cultura, è anche un collegamento, un punto di unione con il resto del mondo. “Mobile Suit Gundam” dall’alto dei suoi 40 anni presenta il Giappone e accoglie con entusiasmo le nazioni che si accostano alla capitale in occasione dell’evento.
Il G Satellite avrà installato al suo interno delle micro TELECAMERE che ci trasmetteranno le immagini dei due Mobil Suit mentre orbitano attorno alla Terra. Una piccola bacheca elettronica trasmetterà messaggi dallo spazio rivolti a tutto il mondo in tre lingue: Giapponese, Inglese e Francese.
Nel contesto che abbiamo descritto, il G40 Project SPECIAL MOVIE ha un significato nascosto e particolare
da leggere nel paragrafo dopo il video del G-Satellite!
Mobile Suit Gundam “G40 Project” special MOVIE
Ora, veniamo al nocciolo della storia:
COSA RAPPRESENTA IN REALTÀ il “G40 PROJECT” Special Movie?
Lo scorso Dicembre, Sunrise rilascia in onore del 40th Anniversary di Mobile suit Gundam un cortometraggio in visione streaming su Youtube col titolo “G40 Project” Special Movie.
Il cortometraggio riprende le immagini della prima serie di Mobile Suit Gundam che sono passate alla storia.
I momenti più particolari incentrati sull’incontro in battaglia di Amuro e Char
e altre chicche riportate a nuova luce da un’accattivante re-design dei Mobile Suit e un restyling dell’animazione che rimodernata guadagna in freschezza e dinamicità.
Ma…
In un contesto in cui l’uomo è riuscito a trovare il modo per far muovere un Gundam di 18 metri e di far girare nello spazio attorno alla terra due Mobile Suit,
Il “G40 PROJECT” SPECIAL MOVIE È SOLO UN FILM per ricordare il lontano 1979 con nostalgia e festeggiare i 40 anni di successo della serie?
SE COSÌ FOSSE, quella lacrimuccia di commozione che fatichiamo a trattenere vedendo il filmato, non sarebbe lì all’angolo del nostro occhio a minacciare di rigarci la guancia.
Vedere le scene del primo anime, riportate a nuova vita dai i mezzi e i progressi dell’animazione 40 anni dopo, riempie di un significato nuovo.
I “Traguardi” che raggiungiamo oggi sono gli obiettivi del passato, ma SOPRATTUTTO DEI PUNTI DI PASSAGGIO che ci porteranno OLTRE, verso un futuro sconosciuto.
Il “G40 PROJECT” Special Movie rappresenta il MAGICO PUNTO DI INCONTRO tra un passato nato 40 anni fa e un futuro che brilla da qualche parte davanti a noi.
Se non avete ancora visto il “G40 Project” Special Movie potete cliccare sul link 😉
Buona commozio… ehm buona visione truppa!!
Per Approfonire:
Se volete altre informazioni sul G-Satellite, vi lasciamo i link per leggere maggiori dettagli sulle pagine del
sito ufficiale Tokyo 2020:
https://tokyo2020.org/en/news/tokyo-2020-satellite-to-orbit-earth-during-the-games
https://tokyo2020.org/en/news/g-satellite-completed
Volete altre INFO sul Gundam di 18 metri che si muoverà e sulla Gundam Global Challenge,
leggete l’altro nostro articolo QUI!